Mie carissime bambine. Lettere alle figlie prima della deportazione (1939-1942) by Hertha Feiner

Mie carissime bambine. Lettere alle figlie prima della deportazione (1939-1942) by Hertha Feiner

autore:Hertha Feiner [Feiner, Hertha]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biografie, Letters, Diari e lettere, Literary Collections
ISBN: 9788880570042
Google: sL1hXQB71wMC
editore: Giuntina
pubblicato: 1995-03-31T22:00:00+00:00


Berlino, 11.11.40 Mia carissima Mariònchen,

Georg è già stato da voi? E che vi ha raccontato? È stata una bella cosa che sia venuto a trovarmi perché ha raccontato tanto di voi in quanto vi conosce bene e vi è affezionato quasi come un fratello. Mi è piaciuto molto per il suo contegno riservato e modesto, non si dà per nulla delle arie e non è superficiale. È stato quasi come se voi foste qui per un quarto e io mi fossi riavvicinata un pochino a voi o voi a me.

Anche la lunga lettera di Brigitte mi ha detto molto. Qualcosa che è comune a tutti i racconti, sia orali che scritti, è che tu sei troppo presuntuosa, sia intimamente che esteriormente. Quanto più una persona sa e quanto più grande è, tanto più è semplice e modesta. Muschichen, mostrati come sei, naturale e semplice. Anch’io, alla tua età, ho avuto un periodo in cui ero affettata e poco naturale. Una volta un’amica di mia madre mi disse: «Tu stessa non sai cosa vuoi essere.» Vedi dunque che conosco bene la situazione; nel mio caso le cose sono andate in modo tale che ho finito per attirarmi talvolta il rimprovero opposto, cioè troppo naturale! Non lo trovi anche tu?

Tutti però dicono che sei diligente e piuttosto precisa, ma hai una amica giusta per te? Brigitte se ne andrà e comunque è troppo grande per te. Chi è che ti piace di più, a parte Ingelein, naturalmente? Ho la sensazione che voi due vi stiate legando sempre di più, per me sarebbe la cosa più bella, del resto è anche la più naturale. Credo anche che abbiate delle doti diverse cosicché potete completarvi ottimamente a vicenda.

Sono molto contenta che abbiate festeggiato così piacevolmente il compleanno. Come avrei voluto esserci! Per tutto il giorno ho avvertito questo desiderio (come sempre, del resto). Mi hai scritto che avrei ricevuto qualcosa di buono, beh l’attendo con ansia, ma per ora non è arrivato nulla. Spero abbiate ricevuto quello che Georg ha portato per voi. Non dovete metterlo in un armadio in cui ci sia della polvere tarmicida e nemmeno appenderlo su una gruccia verniciata perché un giorno lo trovereste tutto trinciato.

Papà è ancora da voi? Non mi scrive da tempo!

Devo andare a scuola, quindi concludo in fretta. Resta la mia brava, deliziosa, cara ragazza e abbi i baci più teneri e affettuosi della tua mamma che ti vuole tanto bene

P.S. È arrivato il Prellwitzt Doveva essere spedito direttamente dalla casa editrice. Che libri hai avuto da papà e che vestiti vi siete comprate? Scrivi tutto, queste ultime righe le ho scritte sul metrò.



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